lunedì 5 dicembre 2011

CompletJamo

Lunedì 5 dicembre 2011
CompletJamo (in contrasto)


Giallo e viola.
Rosso e verde.
Azzurro e arancione.
Colori Complementari.
Cromaticamente distanti.
Otticamente armoniosi.
Una coppia di colori.
Lui primario.
Lei secondario(a);
originario(a) di due primari.
Complicati all'origine.
Forti. Contrastanti.
Unici nel Complesso.
Un’apparente disArmonia d’accostamento.
Una fusione magica di contrasto.
Colori Complementari: Come un Amore ideale.
Il mio Amore ideale: un Amore Complementare.
Un’esaltazione reciproca che dona vita ad un nuovo Colore.

 

domenica 20 novembre 2011

LibertJamo

Domenica 20 novembre 2011 ore 18:15
LiberJamo
Libertà. Punto. Non si descrive, si sente.
Dove? Dentro.
A che altezza? Tra lo stomaco e la gola.
Sale? Si.
E dove arriva? Su, su, fino alla testa.
Inebria, stordisce, sorRide, scherza. È leggera.
Un luogoDentro, che non conosce limiti, speranze, che non ha spigoli, che non ha toni forti, Colori aspri, sapori Complementari. Un luogo segreto. Si intravede. E’ Silenzioso. È riconoscibile. Ha comportamenti. Modi gialli e verdi di vivere la vita. Di sentire le emozioni.

La libertà. Punto.
Non si descrive, si sente.
Non ha sbarre, ma ali.
Non subisce, e’ parte attiva.
Non si fa trascinare dalla corrente, sceglie.





Se avesse forma, sarebbe cerchio.
Concentrica. Vuota nel mezzo. 
Gira su se stessa.
Volteggia.
È inafferrabile.
Si nasconde. Torna.
Non ha inizio, nè fine.
È (punto). Fa (parte) o Non (parte) di te.

Liberi di.
Liberi da.
Liberi.

martedì 8 novembre 2011

VivJamo Ronny

Martedì 8 novembre 2011 23:11
VivJamo Ronny (con Mony Pony)

“Impara a volergli bene” mi ha detto Moni (la padrona di Ronny, insieme al Ta, nonchè la mia terza sorella)
Non l’ho imparato. Non l’ho scelto. È successo.
“...Ronny, zampa! Braaavo! Ronny fai l’orsetto! Ahaha! Ronny le mie infraaaa, Noooo! Te le sei mangiate! Brutto Ronny! Noooo! Ahahah sulla bocca nooo! Blè! Ronny, Rooonnnyyyy eh lì noooo però! Ronny, vuoi le coccole?! Ahaha! A pancia in sù!Pure!? Ronny, che bella vita! Ronny il pavimentooooo, vieni che puliamo le zampe! Bravo Ronny! OOoooo non mangiarmi la mano! Meno male che non ho ancora fatto la doccia...mi hai leccata tuttaaaa! Ronny, Ronny pianooo!...”
Ronny. Il cane di Mony e del Ta.
“Ronny cosa c’è? Eh?!?...A cosa pensi?!” ...Non lo so. Ti guardo. Mi guardi. Occhi negli occhi. E i tuoi occhi mi sembrano infiniti. Forse perchè ti arrivano fino al cuore. O forse perchè arrivano al mio.
Mi hai insegnato che non è necessario parlarsi per volersi bene, per amarsi. Mi hai insegnato che la fedeltà e la fiducia non si tradiscono quando si ama qualcuno. Mi hai insegnato a volerti bene, senza pretenderlo. E ora te ne voglio un casino. 

Grazie Mony :)

Einaudi "In un'altra vita"
(magari era un uomo!?)

domenica 6 novembre 2011

CapovolgJamo

Mercoledì 2 novembre 17:30
CapovolgJamo (il punto di vista)

"Ogni esistente nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per combinazione." (Sartre)

Renè Magritte - False mirror
Sorrido, ma non c’è niente per cui sorridere. Mi ritrovo qui, dopo un risveglio mattutino lento (il letargo inizia con l’autunno?!), una mattinata frenetica al lavoro, un primo pomeriggio in ospedale (punti tolti), un sonno profondo risvegliato da un sogno fin troppo dolce e una call con la mia capa.
Ora mi sento un mix tra Sartre, nel suo scritto “La nausée” e Magritte. Con la differenza che non ho un pennello tra le mani e una tela di fronte a me, ma lo schermo di un probook 4330s di Hp (pubblicità occulta, ma ci sta, visto il mio lavoro ;).

Così è la vita. Una skikola/skakola\ che ti porta su e giù, talvolta in modo dolce, talvolta in modo violento (ricordate quanto faceva male se qualcuno spingeva prepotentemente dalla parte opposta?!). in questi giorni cammino un pò all’indietro, poi quando cado, guardo avanti, non curante di dove metto i piedi. Inciampo. E allora guardo in alto. Guardo sempre in alto. Il cielo, il sole, le stelle, mi fanno sentire libera. Anche se il vento di più. Guardare in alto è pericoloso. Si perde il contatto con la terra.

Oggi cerco di guardare indietro, avanti, sotto e sopra e mi gira la testa.
Vorrei tenere tutto sotto controllo, ma nn mi è possibile.

Un passato DIETRO troppo importante, un futuro AVANTI troppo incerto, un presente SOTTO che scivola non appena mi rendo conto e un SOPRA a volte troppo distante da qui. Sorrido ma mi viene da piangere.

Da-che-Ca-po-si-guar-da-que-sto-mon-do? Boh! O Booh! ;)

mercoledì 26 ottobre 2011

SaltJamo il Tempo

SaltJamo il Tempo
Il Saltatempo, di Stefano Benni

26 ottobre 2011 (un mese dopo)

SaltJamo il tempo

“...Ora ti spieghero’ una cosa fondamentale. Questo – dice – e’ un orologio per il mondo di fuori.
E tira fuori una cipolla meravigliosa, di acciaio bruito con un disegno di stelle e pesci. Lo apre e dentro c’e’ un carillon, dodici ballerine che girano e quando ti passano davanti si inchinano e in mezzo uno gnomo che batte i secondi su un’incudine.
E’ meraviglioso – dico io.
Il diavolo ne ha di piu’ belli, con le lancette incandescenti e il cucu’ che ti becca gli occhi. Ma anche questo non e’ male. Questo e’ l'orologio che segna il tuo giorno cosiddetto normale: quello del far tardi a scuola, dell’alzarsi presto, delle ore che non passano mai, dei calendari, del lei guarira’ in dieci giorni, del lei morira’ tra sei mesi, dei moti stellari, delle mare e delle partite di calcio. Ma attenzione!
Il signor Dio ingoia l’orologio in un boccone.
 Niente paura – dice – l’ho ingoiato, e’ sparito, ma il tempo non si e’ fermato. Vedi, la gazza non e’ ferma in volo, le gocce cadono, e tu invecchi. Ora ascolta.
E io ascoltai il ticchettio delle gocce che cadevano dal nocciolo.
 Ecco, questo e’ il rumore dell’orologio dentro. Questo misura un tempo che non va dritto, ma avanti e indietro, fa curve e tornanti, si arrotola, inventa, rimette in scena. E’ un tempo che non puoi misurare ne’ coi cronometri ne’ col piu’ sofisticato astromacchinario. E’ il tempo tuo, misura la tua vita che e’ unica, e quindi e’ diverso dal mio e da quello di Gabriele, il mio emerito cane.
Il Cane si inchino’ e vidi che aveva un orologio alla zampa.
 Non ti spaventare, ma tu vivrai sempre con due orologi, uno fuori e uno dentro. Quello fuori ti sara’ utile per non fare tardi a scuola, quando aspetti la corriera e il giorno che muori, per calcolare quanto hai vissuto. L’altro, che comprende centosettantasei tempi protologici, novanta escatologici e trentasei tempi romanzati caotici, l’hai ingoiato da piccolo, anche se non ricordi. Chiamalo pure secondo orologio, anzi orobilogio. Ogni volta che sentirai il suo ticchettio, il gocciolare dell’acqua, le crome di un grillo, qualsiasi ritmo e balbettio del mondo, potra’ succedere che l’orobilogio parta, non potrai fermarlo, e tu correrai avanti o scapperai indietro e vedrai cose e altre ne rivedrai.
 E come e’ fatto un orobilogio?...”

Salvador Dali'


E’ il tempo della vita, delle emozioni, dei flash che rimangono impressi nella nostra memoria. Un album di fotografie, di suoni e di odori. Voci, sensazioni, carezze. E’ il tempo dilatato che puo’ sembrare infinito o non passare mai. Io  non lo porto l’orologio, e tu?
Il sole segna esattamente l’ora e il quadrante e’ il cielo. Se ci sono le nuvole, poi, ci vuole solo un po’ di fantasia J

venerdì 14 ottobre 2011

SognJamo

Venerdi 14 (il mio numero preferito) ottobre 2011

"E se un sogno ha così tanti ostacoli, significa che è quello giusto" o significa che non lo e'?

Destino o libero arbitrio? Istinto o razionalita'? 

ParlJamone

CI si puo' "addomesticare" all'amore? Le Petit Prince insegna...

mercoledì 5 ottobre 2011

Ci provJamo o rinunCIamo?

AAA Cercasi MurAmore di una vita.
Martedi 4 ottobre 2011 ore 01:09

I tre porcellini insegnano!
Ci sono uomini che costruiscono castelli di paglia per far sognare principesse che poi si ritrovano senza tetto con una folata di vento.
Poi ci sono gli uomini fuffa, che pensano che quattro assi e qualche chiodo costituiscano un riparo sicuro al loro rapporto.
E pooooi ci sono i RARI, ah loro costruiscono mattone dopo mattone. Non hanno fretta ma hanno ben chiaro l’obiettivo. Solitamente sono pure un po’ noiosi.
Io sono per l’affinita’ cerebrale, per l’unione di anime che riescono a cullarsi con uno sguardo, per la complicita’ dei sentimenti e credo fermamente nella costruzione. Ecco forse cio’ che manca: dei porcellini con l’attitudine a costruire.
Il problema e’ che, anche se si dovesse incontrare un porcellino che ha le sembianze di un muratore, come lo si distinguerebbe dal porcellino di una vita?
Ci sono dei segnali per caso?
E P R I M A c’è l’innamoramento (come quando la macchina che sopraggiunge dalla corsia opposta si dimentica di togliere gli abbaglianti) dettato per la maggior parte dei casi dal gusto degli occhi, dalla chimica.
E P O I c’è la vaga consapevolezza che forse, ma dico forse (perche’ il diavolo innamoramento si insinua ancora) la persona che sembrava tanto giusta, qualcosina di incompatibile con noi ce l'ha.
E I N F I N E c’e’ la scoperta dei difetti e delle mancanze e scorre lento nella mente, per poi girare intorno al cuore e poi tornare su, nel luogo della razionalità, s t r i s c i a n d o c o m e un serpenteee il pensiero: e mò come glielo dico?

E P o i A V A N T I il prossimo...e la domanda rimane la stessa: "ci ProvJamo? O rinunCIamo? Mah." (E chi dice mah...)

lunedì 26 settembre 2011

OperJamo

OperJamo ma va tutto bene
26 settembre 2011 ore 17.00

“Mi perdoni, sa dove devo andare per la visita medica con il Dott.Piccolo? DaySurgery. Qui è scritto di andare al primo piano ma non credo sia il luogo adatto il centro trasfusionale...! Mah”
“Deve andare in reparto, al primo piano”
“Grazie, molto gentile”
Quella risposta mi gira nella mente “in reparto, al primo piano. In reparto al primo piano.”

Prendo l’ascensore anche se e’ piu il tempo che impiego ad attenderlo che quello che avrei impiegato a salire le scale a piedi.
“Ma perche’ le visite ora le fanno in reparto?”
Si stanno per aprire le porte e come di consuetudine saluto i compagni di viaggio verticale “arrivederci” (è così. Si saluta sempre in ospedale, in montagna. Occasioni cortesi.).
ONCOLOGIA. Rileggo (devo aver sbagliato). No, dev’esserci un errore. O la mia ciste potrebbe non essere una ciste?.

Che strana sensazione mi assale, entrando in reparto. C’e’ il parquet. Quasi nessuno nel corridoio. Silenzio. Mi sento stranamente a mio agio e questa sensazione mi spaventa più della scritta fuori dalla porta Dantesca.

Percorro il corridoio, chiedo del Dottore. Lo attendo.  

Eccolo arrivare. Tutto verde, moro, alto 1.80.
“Sarà questione di mezz’ora, in anestesia locale”. Tutto qua? Penso.

Non sono preoccupata. Ho già avuto appuntamenti con il destino.

Faccia verde mi distrae dai miei pensieri.
“la farò chiamare il prima possible, per l’operazione”.

Mentre ripercorro il corridoio, anche se so che non c’è da preoccuparsi, sento la vita piu leggera. Il lavoro a Milano. I pensieri contorti. Il futuro...ma quale futuro?
Per un istante, provo una sensazionee indescrivibile, profonda, vera.








TisanJamo

Tisana Love with MyLau
domenica 19 settembre
Le Petit Prince: l'essenziale e' invisibile agli occhi

“Ci, andiamo a prendere una tisana da Calisto cafe', a Vailate?”
“Volentieri MyLau, adoro quel posto” J
E ad un certo punto della serata: capita. Non si sente piu’ il vociare delle persone attorno, non si vede piu con la coda dell’occhio la sagoma della ragazza seduta acccanto, o le rose nel giardino, o il Jack Russel che si intravede la’, in fondo, alzando lo sguardo, proprio di fronte a me.
Un flusso di coscienza che si intreccia con quello di MyLau e si traduce in parole, pensieri; un cono di empatia che slava i colori del mondo che ci circonda. Un po’ come una foto che mette a fuoco solo il soggetto e lascia tutto il resto sfuocato. puroMomentoDiMagia. Come uno dei pranzi piu’ intensi della mia vita, con Giulia, mia sorella piu giovane, in un locale a Ibiza. Anche la musica aveva smesso di suonare. (Sorrido con dolcezza al ricordo).
MyLau: “io prendo una tisana alla rosa canina.”
“io una tisana Love”. La tisana alla lavanda che scalda il cuore.
Momentimagidiquella magiachesolochihaprovatopuocapire.
"Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale e’ invisibile agli occhi."

mercoledì 14 settembre 2011

PensJamo positivo

“sei una persona cerebrale, smetti MAI di far correre I pensieri?”

Prima che qualcuno me lo facesse notare, non ci avevo mai pensato. E mo' penso pure a questo.

Eineffetttttiiiiii

Penso talmente tanto che a volte mi stanco di stare con i miei pensieri. Si, perche’ li sento. E’ come se mi parlassero. Li sento. E’ come se avessero una voce, una voce che conosco bene. A dire il vero assomigliano tanto alla MIA voce…Pero’ dipende, c'e' la voceJamo-arraBBiata “ma che cazz ti salta in mente???” la voceJamo-romAntica “che tramonto pazzesco, ti prego girati e guardaaaa jaaamo, smettila di camminare come un'isterica e guarda che cielo meravigliosooo”; la voceJamo-paraNOIA “non ce la farai mai; Jamo hai 30 anni (anzi 31ooo); devi metterti a posto; bla; bla; bla”; la voceJamo-Malinconica “mi manca da morire e ora muoio…”.

A volte parlano tutte insieme: voceJamo-paraNOIA (che va d’accordissimo con voceJamo-romAntica) litiga sempre con VoceJamo-Arrabbiata, senza parlare di che casino fa quando si SCONTRA con VoceDelleVoci -quella che odio di piu'- si', Lei, la Regina della distruzione dei pensieri piu’ sognati: VoceJamoRazionalita’. A PENSARCI bene Lei (la Queen) non ha la MIA voce…Certo e', che negli ultimi anni, o si e’ magnata un megafono e la sento piu' delle altre voci, o inizio a considerarla di piu'...(beneMale)
"Penso talmente tanto che a volte non parlo, non riesco ad ASCOLTARE", mi asSento.
MyLau lo chiama effetto-Bolla.
E tu stai li' dentro, tu e tutti le tue voci. Arrivano da ovunque, chi dal cuore, chi rimbalza nella mente, chi dallo stomaco e chi dal petto…e’ stressante.
L'effetto fisico? una sorta di dieta forzata causa chiusura dello stomaco.
E di certo non lascia un bel ricordo in chi ti osserva e ti conosce.
“Jamooo, dove seeeeei?!”
"Penso talmente tanto che a volte non parlo, non riesco ad ascoltare", e’ Ovvio.
Perche’ la velocita’ con cui viaggiano i pensieri e' mooooolto piu elevata di quella con la quale si formulano delle frasi. E poi IO non sono multitasking (come la maggior parte degli uomini). I pensieri ti portano lontano.
Se li segui ti perdi. E ti distrai dalla realta’. Se li eviti, devi concentrarti su altro. E ti perdi in ogni caso.
Penso-sento-sento-penso pensochesento e sentochepenso
Nei periodi peggiori la bolla era diventata un'astronave e le voci URLAVANOOOOO e non se ne andavano nemmeno a dormireeeee.
(Un tormento)
Le ho ascoltate troppo, continuavano a farmi domande. La mia vita era un problem solving. Un gioco a quiz. Non mi ero nemmeno accorta che la maggior parte di esse non avessero una soluzione e NESSUNO e ripeto NESSUNO dei miei pensieriVociJamo poi si complimentava con me dicendo che la soluzione pensata e presa fosse quella giusta.
(Penser)
Mi sono persa pensando e pensando. Ho perso cio’ che piu’ amavo. Ho fatto tutto da sola. Pensavo, mi ascoltavo, risolvevo pensando ed agendo e poi ripensavo se fosse la cosa giusta. Un Cerchio di pensieri, una prigione sottile che solo chi pensa e si e’ trovato intrappolato nei pensieri puo’ capire. Erano pensieri troppo grandi, pensati da una ragazza piccola. Come riconoscere che la situazione "PENSIERI" si aggrava? Quando si inizia a fingere che non si sta pensando. Si smette di condividere I pensieri. E loro restano DENTRO, viaggiano e si diffondono, li senti pulsare, sono ovunque dentro di te. E il corpo somatizza. E la mente e’ stanca. E dentro qualcosa si logora…si perde, per SEMPRE.
(To Think)
Ora capisco perche’ talvolta sento la necessita’ di annegare I pensieri nell’alcool. Si ma non sempre ANNEGANO quei maledetti, galleggianoOoOoo e se sono fortunata si spostano e flUUUttuanoOooOOoo. A volte invece sanno nuotare benissimo e anzi, Esplono pureee, come meteoriti, toccando i centri nervosi. E allora e’ un casino…Interviene il signor pianto, che cerca di tenerli a bada come una cascata e invece provoca solo una tempesta di emozioni forti e un gran mal di testa il giorno succesivo. La teoria degli sbagliati comunque, talvolta funziona
(Pensar)
Ma ci sono anche I pensieri positivi, ci sono i PENSIERISOGNANTI che sognano ad occhi aperti, i PENSIERIINCONSCI che risolvono e riportano l’attenzione su pensieri accantonati. Ci sono I PENSIERIMALIZIOSI, PENSIERIFELICE. Pensieri RICORDATI e pensieri che si fanno RICORDARE.
(Sono questi I pensieri che A D O R O)
Sono come luoghi fisici, luminosi, si tingono dei toni del giallo, scivolano su arcobaleni di gelato e ti fanno volare nel vento. PensJamo positivo!
(Anche ora, mentre scrivo, i pensieri corrono veloci, sfrecciano, si incrociano, si capovolgono e sovrappongono. Camminano su fili sospesi, poi saltano su cuscinoni giganti).
In questi giorni ero talmente pensierosa che non riuscivo a scrivere. Ecco perche’ il blog e' rimasto in stand by.
(Scrivere. Ecrire. Write. Escrever)
A volte e’ l’unico modo che ho per svuotare la mente e il CUORE, come se vOmitassi i miei pensieri attraverso le parole e li incollassi su fogli di carta, sul foglio word del computer o nel testo di un’email, come adesso.
Io odio non dire quello che penso. E se non avete capito perche’, ritornate all’inizio del testo e fatevi qlche domanda.


E’ grave?!?

cerchJamo di pensare positivo...!

giovedì 8 settembre 2011

curJamo

Giovedi 8 settembre 2011
Coinquilini verdi

“Jamo, questo e’ il mio regalo per te. Prenditi cura di loro e imparerai a volerti bene” (21 giugno 2011 –MyLau, il mio AlterEgo)
Lau aveva ragione.
Gelso&Mina, Basilico, sono l’emblema dell’Amore: se non li innaffi di attenzioni quotidiane, le loro foglie si intristicono, seccano e infine muoiono.

Credo che Basilico sia malato, ma non e’ dipeso da me. Era meraviglioso, rigoglioso, verde acceso e profumatissimo, fino a che dei minuscoli puntiNeri hanno deciso di divorarsi tutte le sue foglie.

“Come si curera’ Basilico?” RimedJamo.
Prendo in braccio Basilico e lo conduco nella zona relax della casa (la toilette). Gli preparo un bagno nel lavabo e lascio che Basilico si immerga e si disseti qb. PuntiNeri se ne stanno imperterriti su TUTTe le sue foglie. Decido di eliminarli con una cascata di acquaDalleMieManii. Sssssshhhh. Foglia dopo foglia PuntiNeri abbandonano Basilico.

"Sara’ guarito?" Questa mattina, prima di uscire, l’ho osservato. Mah. Mi sembrava un po’ provato dai trattamenti SPA di ieri. Questa sera vi faro’ sapere!

Voler bene a Gelso & Mina e preoccuparsi per Basilico e’ stata la sorpresa piu affascinante e inaspettata da quando sono andata a vivere da sola. E vedere spuntare dei funghi chiodini sotto Gelso, la cosa piu’ divertente!

Grazie MyLau – LA terapJa continua

sabato 3 settembre 2011

PranzJamo con Otta

Sabato 3 settembre
PranzJamo con Otta (io e te, tu ed io)
14.00
"Insalata e surimi? Quante calorie saranno? Mmm no idea!" Sul sito calorie.it uno dei pochi alimenti che non ho preso in considerazione e’ stata l’insalata (mi sembra gia’ di per se abbastanza dietetica). Sapevate che le zucchine hanno solo 25 calorie? E che per mangiare le mie adorate uova, bisognerebbe togliere il tuorlo perche’ siano ipocaloriche? C h e T r i s t e z z a. Un uovo senza tuorlo. Un po’ come poter mangiare un cielo e non poter assaporare il gusto del sole. O come esplorare un vulcano e non poter sentire il calore della lava al suo interno.
Io e otta non siamo grAsse: siamo perennemente SINGLE. Il che comporta che, dopo anni e anni di SINGLEtudine (assonante con solitudine?) l’argomento leader delle nostre chiaccherate riguardi l’Amore, il fidanzato, perche’ noi non ci innamoriamo. Le cosidette paraNOIE.
Io e otta non siamo grAsse: abbiamo 31 anni (usate please la memoria selettiva e resettate immediatamente questo numero). Il fisico si trasforma, le anche si allargano per predisporsi al parto, il metabolismo rallenta, per perdere un kilo  bisogna dire una preghiera al posto di pranzare e pregare spesso e volentieri, il ventre piatto e’ ormai un ricordo lontano e bla la bla (se siete donne continuate voi, se siete uomini, probabilmente avete gia' abbandonato il blog. Perche’ se una donna ha piu cervello che (mi sfugge il detto ;) all’uomo poco importa, a meno che sia brutto (e quindi senza pretese) o che sia cieco o che riesca a usare un SENSO ai piu sconosciuto: l’udito.
Io e otta non siamo grAsse: siamo state bambine. Barbie e ken, Biancaneve e il principe (o biancaneve e i sette nani – dipende un po’ dai gusti), Tom&Gerry (chi lo sa quei due li’ in che rapporti erano), Lilly e il Vagabondo (adoro), quel gran culo di Cenerentola, Wendy e Peter Pan (Peter Pan era fidanza di Wendy?! Mah). Quando ero piccola, ero convinta mi sarei sposata. Abito bianco. Principe azzurro. Famiglia. 3 bimbi. I soldi non erano contemplati e quindi non costituivano un problema. Il lavoro? La mamma stava a casa. Era il papi che portava i cash. Bisognerebbe riscrivere le storie. Tipo, cappuccetto rosso diventa cenerentola e il lupo il principe. Prima ti seduce per farti aprire la PORTA del tuo cuore e poi te MAGNA. Forse cresceremmo con meno illusioni. Cenerentola azzurra e il principe cattivo.
A fine pranzo. “otta, io e te avremo mai una famiglia?”. Risposta con la corona in testa e lo scettro in mano “ma che cazzo ne so jamo”.
Ma non ci accontiamo. La RIcerca prosegue.

venerdì 2 settembre 2011

jamoMENT


Il jaMoment della giornata di ieri e’ accaduto in modo improvviso e inaspettato.

01 settembre 2011 ore 18:40

Dal finestrino del treno sul quale sto viaggiando, VedoVelocementeCorrere in-lontananza-su-un-ponte, a tratti nascosto dagli altissimi Palazzi milanesi, un altro treno. Un po’ come il dipinto di Magritte con i cavalli tra gli alberi. Solo che, nella realta reale in cui viviamo, la prospettiva e’ corretta: treno dietro al palazzO, treno nascosto; treno davanti al palazzO, treno visibile.

Adoro quel che sta per accadere.
I binari sono mOlto d-i-s-t-a-n-t-i e NON corrono paralleli; una sorta di V che casca a destra, un brivido di quasi vicinanza, di convergenza...Solo un brivido (per fortuna)
---->I treni viaggiano ora piu’ vicini, su binari quasi paralleli; non si scontreranno, anche se qualcuno di cui non ricordo il nome sosteneva che due rette parallele s i in c o n t r a n o a l l ‘ I N F I N I T O...(il seguito dell’aforisma lo lascio a voi e la metafora dell’incontro magico di due treni che siiiincontrano, fino quasi a sfiorarsi, in una quasi sincronia, lA porto con me neL tEmpo che mi resta in questo viaggio verso casa). Benvenuti nel mio blog :)