OperJamo
ma va tutto bene
26 settembre 2011 ore 17.00
“Mi perdoni,
sa dove devo andare per la visita medica con il Dott.Piccolo? DaySurgery. Qui è
scritto di andare al primo piano ma non credo sia il luogo adatto il centro
trasfusionale...! Mah”
“Deve
andare in reparto, al primo piano”
“Grazie,
molto gentile”
Prendo
l’ascensore anche se e’ piu il tempo che impiego ad attenderlo che quello che
avrei impiegato a salire le scale a piedi.
“Ma
perche’ le visite ora le fanno in reparto?”
Si
stanno per aprire le porte e come di consuetudine saluto i compagni di viaggio
verticale “arrivederci” (è così. Si saluta sempre in ospedale, in montagna. Occasioni
cortesi.).
ONCOLOGIA.
Rileggo (devo aver sbagliato). No, dev’esserci un errore. O la mia ciste
potrebbe non essere una ciste?.
Che strana
sensazione mi assale, entrando in reparto. C’e’ il parquet. Quasi nessuno nel
corridoio. Silenzio. Mi sento stranamente a mio agio e questa sensazione mi
spaventa più della scritta fuori dalla porta Dantesca.
Percorro
il corridoio, chiedo del Dottore. Lo attendo.
Eccolo
arrivare. Tutto verde, moro, alto 1.80.
“Sarà
questione di mezz’ora, in anestesia locale”. Tutto qua? Penso.
Non
sono preoccupata. Ho già avuto appuntamenti con il destino.
Faccia
verde mi distrae dai miei pensieri.
“la
farò chiamare il prima possible, per l’operazione”.
Mentre
ripercorro il corridoio, anche se so che non c’è da preoccuparsi, sento la
vita piu leggera. Il lavoro a Milano. I pensieri contorti. Il futuro...ma quale
futuro?
Per un
istante, provo una sensazionee indescrivibile, profonda, vera.
3 commenti:
Non posso scordare quell'alba. I suoi colori. Le poche ore di sonno nella notte. Il silenzio. Le parole. La paura. 'Andiamo. Andrà tutto bene'. Andrà tutto bene.
Il risveglio con Ici che ti salta sul cuscino. Il colore arancione intenso di quella mattina. il viaggio in macchina. I nostri pensieri silenziosi. "faccia il countdown, sentira' una fitta al braccio e...: 10, 9, 8, 7..." e' andato tutto bene:)
SospirJamo...e' andato tutto bene:)
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