venerdì 13 dicembre 2013

MuteVola Mente

L'amore è una di quelle cose che fino a che non inizia a parlare, si aggiudica la posizione nel girone dei sospesi. Si percepisce, si mostra, si dimostra, si vive ma finchè non si dice, sta. Come l'autunno sull'albero le foglie, diceva qualcuno. Quindi più che stare, forse muta. Perde foglie al minimo soffio di vento. Perchè non si capisce. Perchè è come guardare un film senza audio. Come ballare, sentendo una musica che non emette suoni. Come guardare un dipinto meraviglioso senza conoscerne la natura. Vorresti chiedere chi fu l'artefice di cotanta bellezza. Perchè mai decise di usare il blu e non il viola. Vorresti urlare silenziosamente mille domande ma perchè? Mah.
Forse Paura. Insicurezza. Conferme. Tranquillità. Piacere. Bisogno. (?)
Perchè a volte il suono delle parole dona forma alle emozioni. Perchè a volte il solo emettere un suono fa si che l'armonia con il respiro renda tutto più reale, vero. Forse è questa la parola chiave: la verità.
Ciò che si percepisce è interpretabile. Ciò che si vede, pure. 
Ma le persone vere che dicono la verità, quando emettono suoni, lo fanno direttamente da sotto. Dalla pancia, per andare su su verso lo stomaco, con obiettivo gola, bocca e passando attraverso il cuore.
Allora mi chiedo perchè a volte le emozioni siano mute. 
Shhh. Ti voglio ma shhhh. Ti penso ma shhhh. Sei la sorpresa più inaspettata ma shhhh. Sei la persona che silenziosamente mi crea più rumore dentro. Ma shhhh. 
Forse sei talmente silenzioso nelle tue emozioni che mi stai facendo venire voglia di dare una voce alle mie. E alle tue. Vedi è quello.
Ma shhhhhh. 
Il silenzio è una gabbia dorata. E lí dentro ora torno. Ma solo finchè non guarisco e torno a dare una voce alla spontaneità.


mercoledì 21 agosto 2013

Silenziosamente

Guardjamo oltre

Ascolto: Sound of Silence

Mi piace leggere Baricco. Mi casca dentro.

Leggo: “Scrivere è una forma sofisticata di silenzio.”

Che vorrà mai dire? La mente vaga...

In effetti la scrittura non ha voce, anche se le parole ti entrano dentro e volteggiano e la testa funge da cassa di risonanza. Che voce senti ora, mentre leggi? La mia o la tua? Sarebbe curioso immaginarti indossare la mia...

“Scrivere è una forma sofistificata di silenzio.” E il silenzio allora cos’è? Una forma sofisticata di non scrittura della mente?!

A volte capita anche a me. Che le parole mi si fermino dentro la bocca.

Le mastico, cerco di sputarle ma restano lì. Incastrate. Incantate. Quasi a volersi nascondere. Quasi non avessero il coraggio di volare nella direzione del suono, spinte dal vento. Quasi come se restando dentro conservassero il loro essere preziose. Quasi come se l’incantesimo si rompesse con la semplice emissione del suono.

“Ti guardo. Mi guardi. Quasi come due cose che si toccano. Di uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente.”

È in quei momenti di sguardi silenti che ti lascio entrare. Occhi negli occhi. Senza barriere. Senza alcuna espressione. Con gli occhi nudi. 
Come la superficie di uno specchio d’acqua, profonda. Come un cielo stellato, oltre Le nuvole. Come un calzone farcito, dentro:)

E i nostri occhi restano immobili. E tu non chiedi permesso. E io non ti invito ad entrarvi. Le finestre sono semplicemente spalancate. E creano ponti immaginari che attraversano i tuoi occhi. Che attraversano i miei. In un hula hoop di emozioni immobili. Azzurre. Rosse. VerdE.

A volte capita anche a me. Che le parole mi si fermino dentro la bocca. 

Ma oggi no. Oggi hanno un colore. Una forma. Un suono.

 

  


 


giovedì 7 febbraio 2013

Silenzi rumorosi


Voltati principesso, voltati, voltati, voltati...
Ehi sono qui. Mi senti?
Ti parlo con la mente. Puoi sentirmi?
Sei sordo? Hai I sensi impegnati? Il Cuore inCatenato?  
Hey, riesci a sentirmi? Ti sto pensando. I miei occhi sono chiusi. Le mie palpebre quasi arricciate tanto le stringo. ForteMente ti penso. Che desiderio. Vedo Arancione. Giallo. Rosso. Rosa. Bianco.
Energia. Ti sto lanciando un penSiero stupendo. Hey, prendilo. (Occhio che se lo lasci cadere mi fa malee. Ahiii. Ecco.)
Dicono che quando desideri forte forte qualcosa, la puoi attrarre verso di te. Un pò come Sampei con la sua canna da pesca.  Un pò come I magneti quando incontrano il mio frigorifero. Un pò come quando inizia a piovere, nelle caldissime giornate estive. E dalla quiete del Cielo azzurro, soffocante, s'alza il vento. E si smorzano I colori. E cala un silenzio rumoroso. Fatto di tuoni che borbottano qua e là.
E poi. La tanto sospirata pioggia. Cosi. All'improvviso, Cade.
E con lo sguardo vorresti raccogliere tutta l'acqua del Cielo. La guardi con il naso all'insù. La senti cadere sulla fronte. Gli occhi non riescono a rimanere aperti. E stai così, qualche secondo. Senza pensieri. Con la faccia rigata. SempliceMente attratta. Da quelle liane che si lanciano a capo-fitto. A cielo-terra.
La vita è così, eh. Puoi startene con l’ombrello aperto. O chiuso, in mano. Puoi aumentare il passo e cercare il primo riparo. Puoi fregartene e metterti a ballare.
E poi ti puoi anche fermare. Così.
Hey, principessO, sto guardando te. Mi vedi?

Voltati principessa, voltati, voltati, voltati...(La Vita è bella)


     Il Vento (Van Gogh)

"Di una storia è vero solo quello che l'ascoltatore crede." (Herman Hesse)
  







venerdì 25 gennaio 2013

Fantastichjamo


Vedo le persone con le facce sFuocate! Lo Facevo sempre quando ero piciulina. Guardavo talmente intensamente il sole da riuscire a vederne solo il contorno e poi solo tanti pois gialli ovunque, non appena distoglievo lo sguardo.  <<Cinzia ti fa male agli occhi>>. Così lo guardavo di nascosto, lontana dagli occhi di mia madre – e con la sua voce in testa.
A trent’anni di distanza sono sul treno e intorno a me vedo ancora tutte facce di sole:))) Mi piace troppo tanto (anche se troppotanto non si dice ma rende l’idea). Certe cose è proprio vero che non cambiano! Ahahah. Rido da sola. E la voce di mia madre mi torna in testa comequandoerobambina. Ieri come oggi fantastico su quel contorno di fuoco. E dentro il vuoto. Una finestra tonda piena dello stesso intorno di cielO. In cui lanciarsi. Per finire in un altro tempo. Un mondo dentro il mondo. Fantastico. Meraviglioso. Certo, un pò lontano da raggiungere, fisicamente...Ma la fantasia è un potentissimo mezzo di trasporto.
Dammi la mano. Ti porto con me...
Con un balzo spicco il volo. È sufficiente che apra le braccia e le mantenga aperte. Cavolo come sono in alto. L'aria mi sposta.
Ora sono stabile. C’è silenzio quassù. E tutto là sotto va rimpicciolendosi. Mi sento libera.
Incontro delle nuvole che sembrano nebbia fitta. Sono Trasparenti. Profumano di acqua, fragole e zucchero filato. Sì ma quello che non appiccica:). Mi riposo un attimo. Supina. A guardare il Cielo IN Cielo.

Che pace. Solo il rumore del vento e del mio respiro. È corto. Sono emozionata.
il sole è Ormai vicino. Lo vedo. È sempre piu grande. (Ammazza. Da bambina pensavo di entrarci a malapena). Ahh (sospiro). Come cambia la prospettiva delle cose...
Riprendo il volo. Il giallo mi abbaglia. È bianchissimo. Fino ad accecarmi.
Ora non vedo piu nulla. Sento solo caldo.
Sono leggera. Fluttuo. Chiudo le braccia. Mi capovolgo su mè stessa. Galleggio a pancia in sù e mi lascio trasportare are are.
Scorgo il cerchio di sole. Ecco. Sono pronta. Curiosa. Chiudo gli occhi. Mi lascio cadereeeeeee -->Il treno frena bruscaMentE. Apro gli occhi. Scesa. Caduta. Precipitata.

Tornata.
Sospiro. Sorrido :) 

Wish I could Fly_Roxette

Vancouver Sunset

martedì 15 gennaio 2013

Cerchjamo i pensieri

Milano, ore 19.51 del 14 gennaio 2013
Le Onde_Ludovico Einaudi 

"...Pensi più di quanto tu non sappia dire. Se è cosi, saprai che non hai mai vissuto appieno ciò che hai pensato, e ciò non è bene. Soltanto il pensiero vissuto ha valore." Chiudo il libro. Lo riapro. A che pagina sono arrivata? Pagina 450. Chiudo. Penso. Ti penso. Quindi non sto vivendo se lo sto solo pensando?! No.
Si.
Forse.
Scommetto che Herman Hesse non faceva il pendolare. O Forse era avantiTempo (come direbbe myLau). Cosa centra? niente.
Mi ritrovo così. 19:51. Il treno corre veloce. Fuori è buio. Solo veloci luci a tratti. Di fronte a me una ragazza riccia.
Sottolinea testi fotocopiati. Non la invidio per niente.
Io ho della deep house nelle orecchie. Il volume alto per coprire le voci. Il libro chiuso in mano e guardo fuori. Con Herman Hesse in testa. Il Demian. Mi sono innamorata di questo libro. Profuma un pò del mio intimo (non nel senso malizioso del termine). Me l'ha regalato un amico: Martino (grazie Marty). Forse ha ragione. Hesse intendo. Ha ragione. Quello che scrive. Mi sarei potuta innamorare perdutamente di lui. Sarà per questo che non trovo la mia metà mela? Perchè viviamo ad un secolo di distanza?
Leggendolo, mi sono ritrovata. Come? Provo a spiegarlo.

Esiste una vita silenziosa. MetaforicaMente Parallela. Che Nasce e cresce da dentro. Si nutre di sensazioni. Di dettagli. Di pensieri. Pensieri che viaggiano trasportati dall'energia dei desideri. Che partono e arrivano. Che girano come il vento fa girare le foglie, scompigliandole tutte e creando un girotondo che s'alza verso il cielo.
Certo, Spesso il rumore della quotidianità distrae.
Silenzio. Shhh. Attenzione.
I pensieri Sono impercettibili. Li puoi sentire se li puoi accogliere. Li puoi accogliere se li impari a riConoscere. Se dovessi - e disegno - ciò di cui sto scrivendo, farei - e faccio - sempre un fiore. Sempre. La penna non si stacca mai dal foglio. La prima curva si transforma in un cerchio ovaleggiante. Poi prosegue. E petalo-dopo-petalo-arriva-al-cuore. Il Tondo. Perfetto. A volte giro con la penna anche quattro o cinque volte su quel cerchio. Simbolo di inizio senza fine.

È l’energia che abbiamo dentro che muove le cose. Che muove la Nostra vita. Che attrae a noi persone ed eventi. Sono le nostre emozioni. I nostri desideri piu profondi. I nostri Sogni. I nostri obiettivi. Siamo noi. Capaci di sorridere pieni di sole nella nebbia. Abbiamo un potere magico e meraviglioso e nemmeno lo riConosciamo.

È La vita meravigliosamente fuori, da ogni schema.
Perchè non esiste schema capace di riempirne il centro O anche solo di scivolargli intorno, senza cascarci dentro...