venerdì 25 gennaio 2013

Fantastichjamo


Vedo le persone con le facce sFuocate! Lo Facevo sempre quando ero piciulina. Guardavo talmente intensamente il sole da riuscire a vederne solo il contorno e poi solo tanti pois gialli ovunque, non appena distoglievo lo sguardo.  <<Cinzia ti fa male agli occhi>>. Così lo guardavo di nascosto, lontana dagli occhi di mia madre – e con la sua voce in testa.
A trent’anni di distanza sono sul treno e intorno a me vedo ancora tutte facce di sole:))) Mi piace troppo tanto (anche se troppotanto non si dice ma rende l’idea). Certe cose è proprio vero che non cambiano! Ahahah. Rido da sola. E la voce di mia madre mi torna in testa comequandoerobambina. Ieri come oggi fantastico su quel contorno di fuoco. E dentro il vuoto. Una finestra tonda piena dello stesso intorno di cielO. In cui lanciarsi. Per finire in un altro tempo. Un mondo dentro il mondo. Fantastico. Meraviglioso. Certo, un pò lontano da raggiungere, fisicamente...Ma la fantasia è un potentissimo mezzo di trasporto.
Dammi la mano. Ti porto con me...
Con un balzo spicco il volo. È sufficiente che apra le braccia e le mantenga aperte. Cavolo come sono in alto. L'aria mi sposta.
Ora sono stabile. C’è silenzio quassù. E tutto là sotto va rimpicciolendosi. Mi sento libera.
Incontro delle nuvole che sembrano nebbia fitta. Sono Trasparenti. Profumano di acqua, fragole e zucchero filato. Sì ma quello che non appiccica:). Mi riposo un attimo. Supina. A guardare il Cielo IN Cielo.

Che pace. Solo il rumore del vento e del mio respiro. È corto. Sono emozionata.
il sole è Ormai vicino. Lo vedo. È sempre piu grande. (Ammazza. Da bambina pensavo di entrarci a malapena). Ahh (sospiro). Come cambia la prospettiva delle cose...
Riprendo il volo. Il giallo mi abbaglia. È bianchissimo. Fino ad accecarmi.
Ora non vedo piu nulla. Sento solo caldo.
Sono leggera. Fluttuo. Chiudo le braccia. Mi capovolgo su mè stessa. Galleggio a pancia in sù e mi lascio trasportare are are.
Scorgo il cerchio di sole. Ecco. Sono pronta. Curiosa. Chiudo gli occhi. Mi lascio cadereeeeeee -->Il treno frena bruscaMentE. Apro gli occhi. Scesa. Caduta. Precipitata.

Tornata.
Sospiro. Sorrido :) 

Wish I could Fly_Roxette

Vancouver Sunset

martedì 15 gennaio 2013

Cerchjamo i pensieri

Milano, ore 19.51 del 14 gennaio 2013
Le Onde_Ludovico Einaudi 

"...Pensi più di quanto tu non sappia dire. Se è cosi, saprai che non hai mai vissuto appieno ciò che hai pensato, e ciò non è bene. Soltanto il pensiero vissuto ha valore." Chiudo il libro. Lo riapro. A che pagina sono arrivata? Pagina 450. Chiudo. Penso. Ti penso. Quindi non sto vivendo se lo sto solo pensando?! No.
Si.
Forse.
Scommetto che Herman Hesse non faceva il pendolare. O Forse era avantiTempo (come direbbe myLau). Cosa centra? niente.
Mi ritrovo così. 19:51. Il treno corre veloce. Fuori è buio. Solo veloci luci a tratti. Di fronte a me una ragazza riccia.
Sottolinea testi fotocopiati. Non la invidio per niente.
Io ho della deep house nelle orecchie. Il volume alto per coprire le voci. Il libro chiuso in mano e guardo fuori. Con Herman Hesse in testa. Il Demian. Mi sono innamorata di questo libro. Profuma un pò del mio intimo (non nel senso malizioso del termine). Me l'ha regalato un amico: Martino (grazie Marty). Forse ha ragione. Hesse intendo. Ha ragione. Quello che scrive. Mi sarei potuta innamorare perdutamente di lui. Sarà per questo che non trovo la mia metà mela? Perchè viviamo ad un secolo di distanza?
Leggendolo, mi sono ritrovata. Come? Provo a spiegarlo.

Esiste una vita silenziosa. MetaforicaMente Parallela. Che Nasce e cresce da dentro. Si nutre di sensazioni. Di dettagli. Di pensieri. Pensieri che viaggiano trasportati dall'energia dei desideri. Che partono e arrivano. Che girano come il vento fa girare le foglie, scompigliandole tutte e creando un girotondo che s'alza verso il cielo.
Certo, Spesso il rumore della quotidianità distrae.
Silenzio. Shhh. Attenzione.
I pensieri Sono impercettibili. Li puoi sentire se li puoi accogliere. Li puoi accogliere se li impari a riConoscere. Se dovessi - e disegno - ciò di cui sto scrivendo, farei - e faccio - sempre un fiore. Sempre. La penna non si stacca mai dal foglio. La prima curva si transforma in un cerchio ovaleggiante. Poi prosegue. E petalo-dopo-petalo-arriva-al-cuore. Il Tondo. Perfetto. A volte giro con la penna anche quattro o cinque volte su quel cerchio. Simbolo di inizio senza fine.

È l’energia che abbiamo dentro che muove le cose. Che muove la Nostra vita. Che attrae a noi persone ed eventi. Sono le nostre emozioni. I nostri desideri piu profondi. I nostri Sogni. I nostri obiettivi. Siamo noi. Capaci di sorridere pieni di sole nella nebbia. Abbiamo un potere magico e meraviglioso e nemmeno lo riConosciamo.

È La vita meravigliosamente fuori, da ogni schema.
Perchè non esiste schema capace di riempirne il centro O anche solo di scivolargli intorno, senza cascarci dentro...